MI SEMBRAVA GIUSTO DIRTELO
[Ph. Arianna Mugnari]
Cara figlio/a mia,
non so se c'incontreremo, ma credo sia giusto che tu sappia che non sarò uno di quei genitori autocompiaciuti che ostentano le proprie gesta su internet.
Non sarò fico, non sarò forzatamente anticonvenzionale e non farò sempre ciò che ti farà piacere.
Farò tante cazzate, ma insegnarti a rispettare anche ciò che non condividi sarà una delle mie priorità.
E' bene quindi che tu sappia che per me scrivere ad un professore che non hai fatto i compiti perché dopo 8 ore di scuola era giusto che tu giocassi o che non hai fatto i compiti per le vacanze perché ho speso tre mesi ad insegnarti a vivere è solo una forma di bullismo, irresponsabile e finalizzata più al nutrimento del narcisismo del genitore che all'educazione del figlio.
Potrai tranquillamente non fare i compiti per domani o quelli per le vacanze, potrai chiedere il mio aiuto o pretendere i tuoi spazi, ma dovrai accettare le conseguenze delle tue scelte e se vorrai sarò lì pronto ad ascoltarti.
Farò tutto il possibile perché tu possa esercitare la tua libertà di scelta, ma cercherò soprattutto di offrirti l'opportunità di conoscere le strade tra le quali scegliere, nel rispetto del mio ruolo e di quello degli altri.
Cercherò d'insegnarti la differenza tra rispettare un'istituzione ed esserne succube, sperando che tu riesca a cogliere l'inevitabile intrecciarsi tra vita e conoscenza, e se la scuola ti andrà stretta non sarò io ad impedirti ti coltivare le tue passioni fino in fondo e farne un mestiere, ma sempre e comunque rispettando ciò che non ha saputo darti le risposte che cercavi.
Se un'insegnante mi sembrerà a conti fatti una testa di cazzo o un'incompetente me lo terrò per me e darò a quel voto il peso che merita, mostrandomi orgoglioso di te se saprai confrontarti con lei/lui civilmente, ma sempre senza abusare della mia posizione.
La vita non è poi così diversa, stronzi ne incontrerai in ogni ambito e un assaggio non potrà che farti bene.
Non insegnerò a nessuno il suo mestiere, se non espressamente richiesto, e se non sarò soddisfatto cercherò alternative confrontandomi con te, ma sempre con gentilezza.
Il confine tra libertà e prepotenza è sempre più confuso.
Per non parlare di quello tra diritto e abuso.
Non darlo mai per scontato.
Probabilmente sarò un rompiscatole, polemico e fuori moda, ma mi sembrava giusto dirtelo.
Un abbraccio.
non so se c'incontreremo, ma credo sia giusto che tu sappia che non sarò uno di quei genitori autocompiaciuti che ostentano le proprie gesta su internet.
Non sarò fico, non sarò forzatamente anticonvenzionale e non farò sempre ciò che ti farà piacere.
Farò tante cazzate, ma insegnarti a rispettare anche ciò che non condividi sarà una delle mie priorità.
E' bene quindi che tu sappia che per me scrivere ad un professore che non hai fatto i compiti perché dopo 8 ore di scuola era giusto che tu giocassi o che non hai fatto i compiti per le vacanze perché ho speso tre mesi ad insegnarti a vivere è solo una forma di bullismo, irresponsabile e finalizzata più al nutrimento del narcisismo del genitore che all'educazione del figlio.
Potrai tranquillamente non fare i compiti per domani o quelli per le vacanze, potrai chiedere il mio aiuto o pretendere i tuoi spazi, ma dovrai accettare le conseguenze delle tue scelte e se vorrai sarò lì pronto ad ascoltarti.
Farò tutto il possibile perché tu possa esercitare la tua libertà di scelta, ma cercherò soprattutto di offrirti l'opportunità di conoscere le strade tra le quali scegliere, nel rispetto del mio ruolo e di quello degli altri.
Cercherò d'insegnarti la differenza tra rispettare un'istituzione ed esserne succube, sperando che tu riesca a cogliere l'inevitabile intrecciarsi tra vita e conoscenza, e se la scuola ti andrà stretta non sarò io ad impedirti ti coltivare le tue passioni fino in fondo e farne un mestiere, ma sempre e comunque rispettando ciò che non ha saputo darti le risposte che cercavi.
Se un'insegnante mi sembrerà a conti fatti una testa di cazzo o un'incompetente me lo terrò per me e darò a quel voto il peso che merita, mostrandomi orgoglioso di te se saprai confrontarti con lei/lui civilmente, ma sempre senza abusare della mia posizione.
La vita non è poi così diversa, stronzi ne incontrerai in ogni ambito e un assaggio non potrà che farti bene.
Non insegnerò a nessuno il suo mestiere, se non espressamente richiesto, e se non sarò soddisfatto cercherò alternative confrontandomi con te, ma sempre con gentilezza.
Il confine tra libertà e prepotenza è sempre più confuso.
Per non parlare di quello tra diritto e abuso.
Non darlo mai per scontato.
Probabilmente sarò un rompiscatole, polemico e fuori moda, ma mi sembrava giusto dirtelo.
Un abbraccio.
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