DILUVI LOCALI vs GIUDIZI UNIVERSALI


Il dottore era all'ingresso dello studio: braccia conserte da buttafuori, polo Fruit of the loom e pantaloni della tuta stretti alle caviglie. 
Quanto al sandalo con pedalino scozzese ritengo opportuno dedicargli un'intera proposizione.
(Fatto.)
Mi presento e, senza ricambiare, mi dice di seguirlo. 
Dentro di me inizio a pensare che sia il segretario del dottore che devo incontrare, ma lo studio è deserto.
Va nella stanza in fondo, si siede e mi guarda in silenzio. 

Chiedo se è lui il Dott. Achille.
Mi dice di si. 

Gli chiedo se conosce il Club. 

- No. 

La rivista? 
- No. 
Il Dott. Achille non conosce, non segue, non capisce.
Il Dott. Achille non ha tempo. 

Provo a parlare del Club in generale, ma lui ribadisce:
- Non seguo certo cose. 
Mi viene il dubbio che pensi che io sia il rappresentante di una rivista a domicilio e allora provo a parlare direttamente di ambito assicurativo, a conoscere la sua situazione. 

Niente: 

- Non conosco, non seguo, non capisco. 
Mi guarda fisso, in silenzio, e ogni tanto scuote la testa, 
ma non ha fretta. 
Lo studio è sempre deserto ed io ho tutto il tempo di chiedermi se sia cosciente di aver preso lui stesso l'appuntamento.

All'improvviso mi ricordo che la vita è una sola e decido di salutarlo. 

Mi da la mano e mi lascia così: 
- Ciao tesoro!

Porgo l'altra guancia e me ne vado.

Dieci minuti intensi, ma temo di non poterlo aiutare.

Peccato.

Ne avrebbe bisogno.
Fuori il diluvio.

Foto Diluvio

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