Nomianoir - IL DISTACCO ep [2002]




Pannelli isolanti e silicone
sogni, sudore ed elettricità
ingegneri del suono distratti
persi e attratti da altri suoni

Garage, fumo e amplificatori
polistirolo e uscite di emergenza
anime diverse a confronto
ma più portate per lo scontro

Un dialogo difficile e interrotto
che poteva dare molto ancora
più di queste poche tracce 
d'impazienza e suono acerbo

Lontano dalle nostre aspettative
per alcuni già rivolte altrove
troppo presto per accellerare
per dare un nome ad ogni cosa

La vita era più urgente e ci ha diviso
resta qualcosa che conservo 
con un ringraziamento ed un sorriso 
tra i ricordi che non ho tradito



*****

Nomianoir
[2002]

Music & Lyrics by Michael Nucciotti
Arrangements by NOMIANOIR

Recorded & Mixed by Alessandro Romeo
from 30th of July until the 3rd of August 2002
At Tool Production Studio 
Trigoria (RM)

Emanuele Cutini - ELECTRIC GUITAR / BACKING VOCALS
Giorgio Cutini - DRUMS
Michael Nucciotti - VOICE / ACOUSTIC GUITAR / ELECTRIC GUITAR
Giulio Pampiglione - BASS GUITAR

*****

Lyrics


Si ma tu non preoccuparti
è solo che mi dispiace di non aver capito il tuo disagio
così esasperato
così arreso da mutare ogni tentativo in attesa

Che arrivi il momento di eliminare
ciò che ti ha visto cedere

E ricominciare quasi meccanicamente
nell’incertezza di ripetersi
meccanicamente

Si ma tu non preoccuparti
è solo che mi dispiace di non aver pensato
che fosse una situazione
che potesse creare tensione
distrattamente teso a colpire il tuo distacco
prima dell’attesa

Che arrivi il momento di eliminare
ciò che ti ha visto cedere

E ricominciare quasi meccanicamente
nell’incertezza di ripetersi
meccanicamente

Ma forse come cercavi di dirmi è una tua sensazione
quella di sentirti comunque estromesso dai contesti

*


Solo un misero squarcio nel buio
la luna non si lascia osservare lo sai
ed anche i suoi sguardi si perdono altrove
sfuggendo senza impaccio ad ogni incontro

Mani rigide che non si lasciano intrecciare
e non hai sufficiente coraggio per insistere
è che le tue mani tremano già al primo tentativo

Lasciami entrare nei tuoi pensieri più nascosti
fallo prima di diventare l’ennesimo flashback
nei miei viaggi nell’oniria

Ed ogni parte di lei mi sussurra il distacco
ecco solo per pochi istanti lei rompe il silenzio
che fino a qualche giorno fa avresti detto di amare
per rispondere formalmente alle tue stupide domande

Lasciami entrare nei tuoi pensieri più nascosti
fallo prima di diventare l’ennesimo flashback
nei miei viaggi nell’oniria

Io credo di meritare almeno questo

**


In un osare inquieto e sterile
eroina di un risveglio fertile
ed io qui ad aspettare
cominciando a nutrire il silenzio che culla
la tua noia isterica
di bianco nutrita
e di idee privata

Nudo corpo che potrei se vuoi
immolare con la mia ingenua follia
che uccide ogni dolore liquido

In un vagare inquieto e sterile
eroina di un risveglio fertile
ed io qui che consumo
per il puerile gioco di un corpo esile
di bianco vestito
e di idee in divenire privato

Nudo corpo che potrei se vuoi
immolare con la mia ingenua follia
che uccide ogni dolore liquido

***


Non vedi in lontananza il sudore
la gioia e il dolore della mia anima
che chiama piano
cercando ad occhi chiusi la tua mano

Dei suoi timori
che senza conoscerti
già invadono il mio corpo
e i miei pensieri
provando a nuotare nel vuoto
a rimettermi in gioco

Ma sono contento
perché riesco a vivermi questo momento
senza ostentare o nascondere
ma rispettando il mio dolore
e ascoltando le mie paure

Basta realmente così poco per contraddire
quanto di buon abbiamo fatto
per perdere il contatto
l’autosufficienza dell’anima

Il custodire ben distinta la mia identità
senza ostacolare una lunare emotività
la dignità di ogni lacrima
la possibilità di ripetersi

Lo senti in lontananza il umore
dei miei sogni presenti
dei loro lividi frammenti
che perso il coraggio
a poco a poco abbracciano l’asfalto

Ritrovano un contatto
perdendone il senso e l’amore
per ogni quotidiana forma di calore
per i progetti a fatica costruiti
contro i pensieri amari
d’istinto accartocciati

Basta realmente così poco per contraddire
quanto di buon abbiamo fatto
per perdere il contatto
l’autosufficienza dell’anima

Il custodire ben distinta la mia identità
senza ostacolare una lunare emotività
la dignità di ogni lacrima
la possibilità di ripetersi

O in realtà cambiano 
solo le forme di dipendenza

****
Released by:
Self Released
Release date:
3 August 2002


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