LA NATURA DEL DOMINIO
[Fig. 3/b]
LA NATURA DEL DOMINIO
1. La politica come scienza
2.2. Il fondamento metafisico del dominio umano
2.3. Dominio naturale e dominio violento
2.4. La natura dei governatori e la successione delle forme di dominio
2.5. Governo ecclesiastico e governo secolare
3. La sapienza del dominio
2.3. Dominio naturale e dominio violento
2.4. La natura dei governatori e la successione delle forme di dominio
2.5. Governo ecclesiastico e governo secolare
3. La sapienza del dominio
3.1. La virtù pubblica della comunità
3.2. Legge divina e legge umana
3.3. La natura e l’attività del legislatore umano
4. Le cause del dominio
3.3. La natura e l’attività del legislatore umano
4. Le cause del dominio
4.1. Il fato ed il primato politico della religione
4.2. Il sacerdozio armato e la politica naturale
4.3. La prudenza come prima virtù politica
5. Gli strumenti del dominio
4.3. La prudenza come prima virtù politica
5. Gli strumenti del dominio
5.1. L’opportunità della congiunzione di lingua e spada
5.2. Il primato politico della persuasione
5.3. Il ruolo primario della lingua nell’ascesa politica della Spagna
6. La fine del dominio
5.3. Il ruolo primario della lingua nell’ascesa politica della Spagna
6. La fine del dominio
6.1. La politica naturale ed il realismo campanelliano
6.2. La profezia ed il mutamento del dominio
6.3. Le «repubbliche di molti» e la dialettica del merito
6.4. Le «repubbliche di tutti» e la natura della plebe
7. Le Observata di Grozio sugli Aforismi politici
7.1. La concezione giuridica campanelliana ed il giusnaturalismo moderno di Grozio
7.2. La legge ed il realismo groziano
7.3. Religione e politica
6.2. La profezia ed il mutamento del dominio
6.3. Le «repubbliche di molti» e la dialettica del merito
6.4. Le «repubbliche di tutti» e la natura della plebe
7. Le Observata di Grozio sugli Aforismi politici
7.1. La concezione giuridica campanelliana ed il giusnaturalismo moderno di Grozio
7.2. La legge ed il realismo groziano
7.3. Religione e politica
Nota
[Fig. 3/b] Nel ritratto eseguito da Furck – che fu riprodotto, con lievi ritocchi, anche nel 1669 – il profilo di Campanella è rovesciato rispetto all’incisione di Moncornet [Incisione in rame (mm. 147 x 117) al bulino, eseguita da Balthasar Moncornet con ogni probabilità nel 1639. Si riproduce un esemplare di secondo stato dell’incisione (1658). – Paris, Bibliothèque Nationale de France], Cfr. L. Firpo, L’iconografia di Tommaso Campanella, Firenze, 1964, scheda n. 7, pp. 33-39; vedi anche scheda n. 11, pp. 52-53, per una successiva versione del ritratto, eseguita da un incisore ignoto. Vedi Eugenio Canone, IL VOLTO DI TOMMASO CAMPANELLA, Dipinti e incisioni.
Tesi di laurea di Michele Nucciotti
Relatore Prof.ssa Germana Ernst
Correlatore Prof. Giacomo Marramao
ANNO ACCADEMICO 2005/2006
ANNO ACCADEMICO 2005/2006
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